martedì 18 maggio 2010

Le sfumature delle parole

Non solo gli occhi sono fatti per osservare...
da qualche mese mentre scrivo con amiche amici, parlo al telefono, seguo la televisione, cammino per strada... pongo la mia attenzione su quanti dualismi gergali esistono e se li osserviamo bene condizionano il nostro modo di vivere.


"Sono troppo contento!" "per troppo affetto"... ma questo troppo che valore ha?! tra troppo e tanto che differenza troviamo? Non mi servono manuali di grammatica italiana, mi servo solo del mio "sesto senso". Preferirei sentire un tantissimo, veramente tanto... quel troppo assume un sapore amaro, come se ci fosse una nota che non segue tutte le altre ed'è proprio su di lei che l'orecchio spalanca gli occhi. 
Ho scritto più volte che mi sento su un'altalena, penso di stare in buona compagnia. Che cos'è l'altalena? è un tipico gioco da giardino basato sul movimento oscillatorio, in sostanza per qualche secondo sei lanciato in alto e subito dopo torni giù. Penso che abbiamo bisogno, io per prima, dell'altalena proprio come quei bimbi che appena vedono un parco gli corrono incontro. Desideriamo e non possiamo fare a meno dell'emozione - una scarica di pura adrenalina - e per sua natura non sarà mai costante nel tempo e nello spazio, anche il suo ricordo non permane. Non fumo sigarette ma fumo emozioni. Sono anch'io dipendente. Ora che ho posto la mia attenzione su questa mia debolezza vorrei tanto costruire e vivere di sentimenti, loro hanno un elettrocardiogramma piuttosto monotono, tranquillo ma vivono cent'anni. I sentimenti non si vedono, stanno sottoterra come le fondamenta di un palazzo... reggono interi piani e non hanno bisogno di essere continuamente spolverati, controllati con un messaggino, una chiamata per confermare la loro presenza. Loro ci sono, lo sai e puoi cullarti a ogni ora del giorno senza pensieri.
"Ho agito d'istinto!" e c'è anche "è intuito femminile"... sarà pur su un filo di seta la differenza eppure esiste. Sono estremamente razionale e non agisco mai d'istinto, prima di scegliere se uscire o non uscire, se comprare o non comprare, cosa mangiare passano perfino delle ore. Ahimè non riesco a non pensare ai pro e i contro di una mia scelta e non nascondo i contro della mia nonscelta. Non mi appartiene ma penso che l'istinto sia qualcosa di incontrollabile, animalesco. L'intuito conserva un pizzico di razionalità... scatta qualcosa nella nostra mente che ci spinge a fare esattamente quella cosa in quel momento. Siamo consapevoli.


Questo "gioco" mi piace.. mi regala delle sfumature sulle parole e sul significato ma soprattutto sulla vita. Continuerò a farlo...

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